Prima di cominciare a scrivere qualcosa mi faccio sempre molti interrogativi. Non voglio
far sempre il polemico ma in questo blog voglio far capire cosa significhi per
me la voga alla veneta, non cosa sia per tutto il resto dei veneziani. Voglio far capire cosa significhe per me essere veneziano, a differenza degli altri miei concittadini.
E per far questo il più delle volte rifletto su quegli
aspetti che più mi pongono interrogativi. Eccone quindi un altro.
Era sabato 19 Febbraio 2011 quando il blog della Remiera
Casteo intitolava, lasciando gli addetti ai lavori attoniti, “LUTTO PER LANOSTRA SOCIETA': L'ATLETA JAMES KAYE PERDE LA VITA SULL'ARNO”. A questo post ne
seguirono altri 7 (clicca per leggere: “ULTIME NOTIZIE SULLE RICERCHE DELLA SALMA DEL NOSTRO SOCIO JAMES KAYE”, “LE ULTIME SULLA TRAGEDIA DI JAMES KAYE ANNEGATO VENERDI' SCORSO SULL'ARNO DURANTE UNA SEDUTA DI ALLENAMENTO DI VOGA VENETA”, “JAMES KAYE RICORDATO CON UN MINUTO DI SILENZIO ED ALZAREMI DA CENTINAIA DI PARTECIPANTI AL CORTEO DI CARNEVALE-SVOLO DEA PANTEGANA DEL COORDINAMENTO”, “21 FEBBRAIO 2011 - ORE 21.30: ULTIME NOTIZIE SULLA TRAGEDIA DI JAMES KAYE”, “ULTIME SULLA TRAGEDIA DI JAMES KAYE”, “DAI PRINCIPALI NETWORK FIORENTINI LE ULTIME SULLA TRAGEDIA DEL PROFESSORE JAMES KAYE: RITROVATA LA BARCA E RIPRESE LE RICERCHE DEL CORPO”, “L'ARNO RESTITUISCE IL CORPO DI JAMES KAYE”) che completavano il
racconto della triste vicenda in data 15 marzo. Uno di questi post ricordava la
volontà di tenere viva la memoria anche da parte anche del Coordinamento con il
minuto di silenzio durante il corteo carnevalesco al quale lo sfortunato
vogatore, di lì a poco, avrebbe dovuto partecipare.
Ricordo che in quel periodo si discuteva molto sulla
specialità di voga, patrocinata dalla FICSF, VIP 750. C’era chi vedeva in questo
progetto una minaccia per i propri progetti politici e d’immagine e pensava che
questo campionato volesse sostituire le gare folkloristiche locali. C’era chi,
e magari erano sempre gli stessi, vedeva in questo una sorta di concorrenza con
l’idea di far diventare la voga veneta una disciplina olimpica.
C’era anche chi vedeva lo spiraglio per proporsi come
ulteriore alternativa a queste due strade già in qualche modo segnate e voleva
iniziare un ambizioso progetto che però veniva meno quando ricadeva sui soliti
campanilismi di tipo locale: “la voga veneta è meglio di quella gardesana, loro
vogano così, noi voghiamo meglio etc. etc”.
Polemiche a parte, questo incidente unì per qualche
istante le varie voci nel cordoglio verso il professor Kaye che aveva saputo
proporsi con lo stesso entusiasmo nei vari “mondi” della voga italiani (e non).
Non solo, ci aveva dimostrato (ma non tutti siamo in grado di leggerlo) che
accanirsi sulle proprie posizioni non ha senso ma, anzi, è proprio l’apertura verso
gli altri a rendere la convivenza di tante realtà uno stimolo per tutti a fare
meglio e non un ostacolo.
Nonostante tutto però, anche sulla notizia della sua morte
noi veneziani riuscimmo a speculare da un punto di vista mediatico, arrivando a
sostenere che se avesse vogato una barca di legno (e non in alluminio come
avvenne) non sarebbe morto perché il legno galleggia al contrario dell’alluminio.
Questa polemica inutile e pretestuosa voleva far segnare, proprio in quei
giorni, un punto a favore verso il progetto Olimpica (in legno), contro il
prototipo VIP (in alluminio). Fortunatamente questo aspetto non ebbe peso nella vicenda, così come qualcuno voleva ottenere.
E veniamo a pochi giorni fa’.
Il 21 Settembre ricevo una mail che contiene l’invito (datato
25 maggio 2011 ed esteso a tutti gli amici di J. Kaye) a partecipare ad una
manifestazione, in programma il 9 Ottobre 2011, promossa dall’ ASD Canottieri
Comunali Firenze, per ricordare lo sfortunato professore e poi per partecipare a due regate,
udite udite, una in mascareta e una in VIP, sottolineando anche l’importanza
evocativa della manifestazione stessa.
Ora, per scelta, qui in questo blog non parlo a nome
della società a cui appartengo, parlerò a titolo personale.
Io non ho mai conosciuto, né tantomeno era a conoscenza
dell’esistenza del professor Kaye, paradossalmente è stata proprio la sua morte
e il ricordo pubblico dei molti suoi amici a farmelo conoscere. Evidentemente
il professor Kaye non era mai approdato alla Canottieri Giudecca, almeno non in
modo che io lo potessi conoscere (e comunque non sono il solo).
In questo senso, coerentemente con me stesso, ho ritenuto
di non sentirmi obbligato a parteciparvi, anche se l’idea di andare a
gareggiare in Vip e Mascareta mi stuzzicava e in fondo era la dimostrazione
stessa dell’apertura verso le varie tipologie remiere che aveva il professore straniero.
Comunque alcuni impegni familiari mi avrebbero trattenuto a casa ad ogni modo.
Il giorno 13 Ottobre ricevo un comunicato riguardo la
manifestazione remiera e relativamente all’elenco delle società partecipanti
(alla fine del post è riportato il comunicato).
Con strana assenza di stupore leggo che nella lista di
società partecipanti non ci sono veneziani. In pratica le rappresentanze
territoriali della voga c’erano tutte, tranne noi veneziani che ci riteniamo i
sommi maestri della voga in piedi…ops…”alla veneta”.
Ma non era stato stato un lutto così sorprendente e al
quale tutti avevano partecipato in modo commosso? Se non sbaglio un veneziano,
preso dal fervore del momento, aveva anche scritto: “James un Veneziano del
mondo... Uno di Noi! per sempre con Noi”. Ora capisco che ognuno di noi avrà
avuto i suoi buoni motivi per non partecipare alla manifestazione fiorentina ma
almeno un comunicato ufficiale, almeno qualcosa di scritto… non so, magari
anche c’è stato e non ne sono a conoscenza. Spero in fondo sia così.
Da un lato il modo di fare di noi veneziani lo capisco
anche se è un po’ controverso. A volte per pigrizia o per-chi-lo-sa-cosa non ci
preoccupiamo di quello che accade fuori dal nostro mondo, a meno che, per un
qualche motivo, il nostro mondo non venga in qualche modo intaccato dall’esterno.
In realtà non penso sia un modo di fare esclusivamente
veneziano, trovo però che in certi contesti più che in altri questo
comportamento sia un po’ esasperato. Il motivo sinceramente mi sfugge.
O forse si tratta di opportunismo, misto un po’ alla
reazione ad uno stato di shock: la notizia della morte del professore ha
destato e mosso pubblicamente chi lo conosceva da vicino, facendoci credere che
tutti lo ricordassero realmente per poi dimenticarlo nel giro di qualche mese.
L’aspetto opportunistico chiaramente è stato quello di trovare lo spunto per
polemizzare a proprio favore anche quando forse il silenzio era la cosa più
sensata.
Oppure soffriamo di malattie degenerative della memoria e
dimentichiamo quanto detto e fatto.
Chi lo sa… io so solo che in questo anno di voga
veneziana, iniziato con le polemiche VIP-OLIMPICA, continuato con le varie
vicissitudini sui regolamenti delle gare comunali e culminato con gli episodi
incresciosi della regata di Burano non si è fatto nulla di nuovo se non
spendere 93.000 euro della Provincia per far costruire una muta di fantomatiche
imbarcazioni inutili (che non ho ancora visto completate) quando questi soldi
potevano essere distribuiti in modo equo alle varie associazioni, o, meglio
ancora, tenuti in bilancio e dati a chi realmente ne aveva bisogno sotto forma
di servizi essenziali.
E poi c’è un dato di fatto schiacciante: in questo anno l’Olimpica
è ancora un’idea effimera con un solo prototipo “vogante” mentre la Coppa
Italia VIP e relativi campionati italiani assoluti sono stati qualcosa di
concreto che hanno mosso con successo i loro primi passi, senza eccessi di
protagonismo anzi al contrario, con l’umiltà di chi sa che sta portando avanti
un progetto valido e socialmente complesso considerando le realtà che va a
coinvolgere.
COMUNICATO
Memorial James Kaye - 9 ottobre 2011
Domenica 9 ottobre, in una bellissima giornata di sole,
si è disputato a Firenze il I° Memorial James Kaye. La competizione,
organizzata dalla Canottieri Comunali di Firenze era aperta all'intero mondo
della voga in piedi/alla veneta e insisteva più che altro sulla condivisone di
un momento collettivo dedicato alla memoria del defunto prof. Kaye, come tutti
ricorderanno tragicamente deceduto in Arno lo scorso inverno, proprio durante
un allenamento di voga.
Nel corso della mattinata ha avuto luogo la
commemorazione, con lancio di fiori sul luogo dell'incidente e breve intervento
dei responsabili della Canottieri Comunali di Firenze a ricordo di James Kaye.
E' seguito il pranzo presso i locali della Canottieri
Comunali.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14.00 circa erano
previste due competizioni per le categorie "mascarete" e ViP750.
Nella realtà poi ha avuto luogo la sola competizione su ViP750 vista l'assenza
di società disponibili a portare sul posto mascarete oltre alle due di
proprietà della Canottieri Comunali.
E' stata svolta pertanto la sola competizione per la
categoria ViP750, con la partecipazione di:
-Circolo Remiero "El bisato", Battaglia Terme
(PD)
-Canottieri Comunali Firenze
-A.S.D. Gruppo Vogatori Paratico (Paratico, BS, lago
d'Iseo)
-A.S.D. Sportiva Villanella Gargnano (Gargnano, BS, lago
di Garda)
-A.S.D. Remiera Gardone Riviera (Gardone Riviera,
BS lago di Garda)
-Canottieri Leonida Bissolati (Cremona)
-Scuola del Remo, Voga Veneta, Garda (Garda, VR)
A disposizione tre barche con armo per remo
"veneziano" della Bissolati e due imbarcazioni con scalmiere di
modello Sebino-Gardesano della Scuola del remo.
Due batterie di qualifica per gli otto equipaggi
presenti, più una di recupero per definire la batteria di finale. In totale
quindi quattro competizioni sul tracciato rettilineo di 500 metri, nel fiume
Arno, sullo specchio antistante la sede della Canottieri Comunali.
Dopo le batterie di qualifica la prova finale ha definito
la seguente classifica:
-1 Maffezzoli-Maffezzoli (Garda) armo seb.-gard.;
nome equip. GARDA
-2 Bianchi P. (Paratico) - Moglia (Bissolati)
armo veneto; nome equip. CREMONA
-3 Falconi - Tengattini (Paratico) armo seb-gard.;
nome equip. ISEO
-4 Tonoli (Gargnano) - Baruffaldi (Gardone) armo veneto;
nome equip. GARDONE
-5 Falconi - Tengattini (Paratico) armo veneto; nome equip. PARATICO
-6 Milan - Buzzato (El bisato) armo veneto;
nome equip. BISATO
-7 Marcante - Hoxha (El bisato) armo veneto;
nome equip. BISATO
-8 Cellini - Ferruzzi (Firenze) armo veneto;
nome equip. COMUNALI FIRENZE
Miglior prestazione cronometrica sui 500 mt: 2.38 sec
Encomiabile la prestazione di tutti gli atleti, molti dei
quali neofiti degli scafi Vip, che hanno comunque dato prova di ottime capacità
agonistiche e di una grande sportività, in particolare gli atleti padovani e
fiorentini che si sono cimentati su imbarcazioni completamente sconosciute.
Importante anche le sperimentazioni compiute su tipologie diverse di vogata,
con equipaggi misti o coppie specializzate solo in una specifica tecnica,
concorrenti con imbarcazioni di armo diverso. Una possibilità di scambio e
confronto in linea con lo spirito dello scomparso prof. Kaye.
Al termine verso le 16.00 ha avuto luogo la premiazione,
con l'assegnazione del bel trofeo realizzato per il primo memorial,
seguito dallo scambio dei "colori sociali" tra le varie realtà
intervenute e la consegna da parte dei rappresentanti FICSF del gagliardetto ufficiale
della Federazione e di una maglietta ricordo dei campionati nazionali di Voga
in Piedi.
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